Quando l’Rfid migliora la logistica

Da tempo si discute sulla possibilità e sui vantaggi
dell’implementare un sistema di gestione logistica basata su Rfid nei singoli
punti vendita e nelle piccole catene. Non esistono molte esperienze di
installazioni standalone: il caso di Tutto a Vista mostra opportunità e limiti
di questa tecnologia e del cambiamento che essa richiede

Tutto a Vista è un gruppo di distribuzione ottica presente
nel nord Italia con nove punti vendita e un Laboratorio di Montaggio
Centralizzato in quattro province: tra Milano, Novara, Varese, Monza e Brianza
si contano 2.000 m2 complessivi di esposizione, con una movimentazione di oltre
ventimila modelli di montature sole e vista delle migliori marche da tutto il
mondo. Massimo Bianchi, proprietario della catena, è stato uno dei primi in
Italia a intuire le potenzialità della tecnologia nel campo della distribuzione
e fin dal 2010 è diventato un partner di H&S Custom nell’ideazione e nella
sperimentazione di soluzioni di identificazione in radiofrequenza nella
customer experience prima e, successivamente, nella gestione dei magazzini di
store. Dice Bianchi: “Fin dal primo momento in cui ho visto in funzione l’Rfid,
ho pensato che la tecnologia avrebbe potuto cambiare il nostro modo di
lavorare, ad esempio, fornendo un supporto agli addetti alla vendita, con
scaffali intelligenti in grado di interagire con il cliente in visita al punto
vendita, ma anche risolvere il nostro problema del controllo sulle scorte
presso i vari negozi. Inventari frequenti avrebbero potuto fornirci
informazioni certe sulla presenza degli occhiali al punto vendita, ma anche sul
fatto che questi non giacessero in una cuvette Automazione applicata Ottica 080
Automazione Industriale – Luglio/Agosto 2013 in magazzino invece di essere
esposti sugli scaffali, e quindi potenzialmente disponibili ad store
nell’ottica di una razionalizzazione delle giacenze”. Già da queste parole si
coglie la possibilità di utilizzare la tecnologia Rfid per scopi diversi, dal marketing
alla gestione delle scorte, dal merchandising alle promozioni, in modo da
sfruttarne appieno il potenziale e per meglio giustificare lo sforzo aggiuntivo
necessario alla ricodifica dell’articolo all’ingresso del punto vendita o della
catena. Infatti, il primo problema che si pone in un’implementazione Rfid
standalone è la ricodifica di ogni articolo ricevuto da codice a barre a codice
Rfid, per semplificare da codice Ean a EpcCode, anche se non sempre esiste un
codice Ean. Fino a che i produttori non adotteranno una politica di
etichettatura Rfid degli oggetti – e francamente ne trarrebbero un gran
beneficio almeno nella logistica di magazzino e nel controllo delle spedizioni
– il retailer sarà obbligato a ri-etichettare i prodotti in ingresso. D’altra
parte questo è quanto succede nella normale prassi di creazione dell’etichetta
prezzo, ed è proprio in questo momento che può avvenire il ‘battezzo’ del tag
Rfid. Continua Bianchi: “Abbiamo modificato in modo minimo il nostro
applicativo del punto vendita in modo che gli occhiali in ingresso al punto
vendita, provenienti dal fornitore o dal magazzino centrale, richiedano la
lettura di un tag Rfid da associare all’articolo caricato in ingresso.
L’attività ci garantisce che il materiale in ingresso sia stato effettivamente
controllato dal personale, poiché ogni singolo oggetto deve essere passato sul
lettore per l’etichettatura. Questa attività ha drasticamente ridotto gli
errori nel caricamento del magazzino del punto vendita, evidenziando
immediatamente qualsiasi mancanza o errore nelle spedizioni”.

Tag, i costi sono ancora un problema?

Una delle principali obiezioni poste dai retailer
all’introduzione dell’Rfid al punto vendita è quella di doversi far carico dei
costi dei tag Rfid, che, sebbene abbiano prezzi sempre più ridotti, si
aggiungono ai costi della normale etichettatura che continuano a rimanere, ad
esempio, per prezzare gli articoli. Al di là dell’utilità pratica e
dimostrabile dell’Rfid che potrebbe da sola ripagare il costo del tag, una tecnica
comunemente adoperata è quella di avvalersi di tag riutilizzabili, da fissare
agli oggetti e da recuperare all’atto della vendita. “Fin dal 2007, anno in cui
abbiamo incominciato a etichettare con l’Rfid ogni singolo prodotto di un punto
vendita, ci siamo posti il problema dei costi dell’etichettatura”, dice Renzo
Ottina, amministratore delegato di H&S Custom. “In diversi casi siamo
riusciti a realizzare tag recuperabili, ad esempio associando l’Rfid ai sistemi
di antitaccheggio staccabili dall’oggetto, riutilizzandone il supporto anche
per l’Rfid. Abbiamo Ottica Automazione applicata Luglio/Agosto 2013 –
Automazione Industriale 081 realizzato con i nostri partner numerose tipologie
di supporti adatti all’Rfid che sono in grado di contenere i costi dovuti ai
tag a poche centinaia di euro oltre a quanto già normalmente previsto”. È ormai
dal 2011 che Tutto a Vista utilizza la gestione Rfid di tutte le montature
presenti presso lo store di Romagnano Sesia (Novara), utilizzando
HscStorePoint, la soluzione ideata da H&S Custom per la gestione dei punti
vendita. La soluzione si basa su un sistema di inventario che utilizza un
esclusivo sistema misto di antitaccheggio Rfid, progettato specificatamente con
una nota azienda del settore, lettori brandeggiabili Bluetooth e netbook che
possono essere facilmente utilizzati in qualsiasi punto dello punto vendita
senza necessita di alimentazione. La soluzione HscStorePoint in Tutto a Vista
poggia su architetture Rfid di Softwork in banda HF Iso 15693 e, oltre ai tag
apposti sugli occhiali, si compone di hand-held mobili Prhd102 (illustrati
nella foto in basso di pag. 81) e antenne collegate ai Mid Range Reader MR102
inglobati nei banchi. In Tutto a Vista HscStorePoint è stato integrato con
OtticaPlus di StarSytem, che permette una completa gestione di carichi e
scarichi Rfid delle montature, senza carichi aggiuntivi per il personale. Tutto
a Vista, inoltre, utilizza periodicamente 1st-Fashion-andstore Interactive Rfid
Surface Technology, il sistema di superfici Rfid e multimediali ideato da
H&S Custom e sperimentato per la prima volta in Tutto a Vista, come
strumento promozionale e di marketing, realizzando corner intelligenti in cui
il cliente può aumentare la propria esperienza di acquisto (augmented reality)
semplicemente prendendo i prodotti dallo scaffale e accedendo ai contenuti
multimediali messi a disposizione dai produttori per lo specifico prodotto o
per la linea di prodotto.

Inventari più efficienti

Tutto a Vista effettua oggi i suoi inventari Rfid presso il
punto vendita di Romagnano Sesia identificando e inventariando oltre 2.400
occhiali esposti e nelle cuvette del magazzino in soli 90 minuti di una sola
persona, contro le precedenti tre persone impegnate in almeno una giornata. A
tal proposito precisa Bianchi: “I risultati ottenuti sono superiori alle
aspettative: non solo abbiamo ridotto a un decimo i tempi dell’inventario, ma
la precisione è assoluta. Pensiamo di aumentare il numero di inventari durante
l’anno in modo da individuare subito potenziali mancanze dovute a furti,
rotture o trasferimenti non registrati. Vorremmo inoltre estendere il sistema
al nostro centro di distribuzione, in modo da migliorare la precisione nelle
spedizioni e ridurre i tempi di gestione degli articoli al punto vendita”. Gli
articoli presenti al Centro di distribuzione verrebbero, infatti, battezzati
dalla logistica e dovrebbero solo essere riletti al punto vendita, con un
ulteriore risparmio di tempo. I risultati ottenuti da Tutto a Vista a fronte di
un investimento in attrezzature e tag piuttosto contenuto, che ha fatto
superare le solite obiezioni verso l’Rfid nei punti vendita, fanno ben sperare
di avere presto altri punti vendita singoli o di piccole catene disposti ad
utilizzare la tecnologia Rfid.

 

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